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Mio figlio è pronto per togliere il pannolino?

pannolino bambino togliere

Una delle fasi più delicate della crescita dei bambini è sicuramente quella relativa al togliere il pannolino. Un momento che deve essere fatto seguendo alcuni consigli degli esperti in materia che nel corso degli anni hanno modificato radicalmente il proprio approccio rispetto a questo cambio radicale nella quotidianità dei nostri figli.
Se infatti in passato i genitori adottavano un metodo molto perentorio, vale a dire quello di far sedere sul vasino il proprio figlio, tenendolo in quella posizione, anche ore, fino alla completa evacuazione o minzione, avendo anche un atteggiamento negativo nei suoi confronti in caso di “fallimento”, oggi si propende più verso un orientamento basato sull’osservazione dei loro comportamenti e sull’incoraggiamento, abbandonando il vecchio sistema che, se da una parte anticipava lo “spannolinamento”, dall’altra poteva causare stress e problemi caratteriali nel bambino.

L’età giusta per togliere il pannolino

In linea di massima, l’età giusta per togliere il pannolino è quella compresa tra i 2 e i 3 anni, ma ogni situazione fa caso a sé.  E’ fondamentale mettere al centro di questo passaggio nostro figlio ed il suo personale raggiungimento della tappa di sviluppo adeguata, e per tale motivo è necessario avere la pazienza di aspettare che il piccolo possa cominciare a prendere dimestichezza con il proprio corpo e comprendere pienamente i propri bisogni fisiologici in un clima disteso in grado di infondere tranquillità.

Come capire quando è il momento di togliere il pannolino

Come dicevamo non esiste un età prestabilita per togliere il pannolino, e sicuramente non può essere decisa a priori dai genitori. E’ un momento soggettivo e per questo dobbiamo essere in grado di captare prontamente i segnali fisici e verbali che provengono da nostro figlio.
Il primo indizio può arrivare dalla comunicazione: se il bambino comincia ad avvertire la mamma e il papà sui suoi bisogni impellenti, potrebbe significare che ha cominciato a prendere il controllo del suo corpo e per questo potrebbe essere in grado di trattenersi dal fare la cacca o la pipì. Allo stesso modo, stare attenti ad alcuni sintomi classici del bisogno, quali saltelli o le mani all’altezza dei genitali.

Un altro segnale riguarda la capacità del bambino di sopportare il pannolino bagnato o sporco. Qualora manifestasse insofferenza e fastidio, potrebbe essere arrivato il momento di fargli sperimentale gradualmente l’uso del vasino (o del WC con il riduttore). Anche il pannolino stesso potrebbe fornirci buone notizie: se quando è il momento del cambio lo troviamo asciutto e pulito anche dopo alcune ore che lo indossa indossano, ad esempio dopo il riposino pomeridiano, significa che nostro figlio ha acquisito la capacità di controllare i suoi bisogni, cosa che nei primi anni d’infanzia non è in grado di fare. La questione è ancora più rilevante la mattina, quando dopo una notte intera passata senza cambiare il pannolino, lo troviamo senza tracce di pipì o cacca.

Segnali da cogliere per togliere il pannolino

Altro campanello d’allarme potrebbe essere il suo voler appartarsi quando è il momento di fare i bisogni, nascondendosi dietro a un divano o a una tenda. Ciò significa che è più predisposto a considerare questo come un momento intimo e personale e non più qualcosa per cui è necessario l’intervento di un adulto ad assimilare tale momento come personale e non più qualcosa per cui è necessario l’intervento di un adulto.
Un altro modo per verificare se sia il momento adatto allo spannolinamento è quello di osservare il proprio bambino dopo averlo messo sul vasino. Se ci resta volentieri, o comunque senza fare capricci, per molti minuti e non lo rifiuta, possiamo cominciare a pensare di toglierlo. Stesso discorso se usa il vasino per giocare, facendolo utilizzare ai suoi bambolotti.
Infine, un ultimo indizio che coinvolge indirettamente il pannolino, riguarda i comportamenti generali di nostro figlio: se vediamo che autonomamente si occupa di mettere i giocattoli o la propria stanza in ordine, significa che il bambino ha preso consapevolezza di quale sia il posto giusto per determinate cose, considerando il vasino il luogo legittimo dove lasciare i propri bisogni.

Alcuni consigli su come togliere il pannolino

Una volta giunti alla conclusione che sia arrivato il momento di togliere il pannolino, possiamo mettere in atto alcuni comportamenti per facilitare il passaggio al vasino o al bagno con il riduttore. Vediamo quali sono le parole chiave per la buona riuscita di questo passaggio:

Non dobbiamo in nessun modo forzare il bambino a fare cacca o pipì o addirittura punirlo qualora continuasse a farle nel pannolino. Dobbiamo procedere con pazienza, per gradi e tentativi, individuando la soluzione più idonea rispetto al carattere di nostro figlio, onde evitare traumi e effetti negativi a livello psicologico. In questo senso, dobbiamo sempre tenere a mente che l’abbandono del pannolino rappresenta un passaggio delicato per il bambino che non coinvolge unicamente il corpo ma la sua crescita emotiva correlata al distacco dalle sue abitudini e dal suo mondo ovattato, sulla stesso piano del dormire da soli o sperimentare una nuova alimentazione.

Puntare sull’imitazione può essere un buon punto di partenza: i bambini spesso emulano gli adulti, e quindi portarli al bagno con noi quando dobbiamo fare i nostri bisogni potrebbe generare in loro il sentimento di replicare tali comportamenti. Chiediamogli quindi sempre di farci accompagnare, come se fosse un momento di divertimento da condividere con mamma o papà.

Nel momento del vasino è consigliabile far trovare al bambino qualche gioco o libricino che possono essere utilizzati solo quando è seduto, così da stimolarlo ad usarlo ed evitare che si annoi durante l’evacuazione.

Anche la comunicazione è fondamentale: è sempre meglio non chiedere al proprio bambino se necessita di andare al bagno, perché spesso e volentieri la risposta sarà negativa, per non interrompere il gioco o lo svago. In questo senso è utile adottare un linguaggio entusiasta e soprattutto coinvolgente. “Andiamo a fare pipì” piuttosto che “Devi fare pipì?”.

In caso di esito positivo, premiarlo con qualche sorpresa o regalo, dimostrando soddisfazione per il suo operato, congratulandoci con lui con enfasi e facendoci vedere felici.

Come comportarsi nel caso di pannolino sporco?

Qualora il pannolino risultasse bagnato o sporco, non arrabbiatevi, ma consolateli e spiegategli con calma cosa fare in caso di bisogno, chiedendo di avvertirvi per tempo, sottolineando che anche voi da piccoli avete dovuto affrontare lo stesso problema. Al riguardo potremmo incoraggiarli a capire lo stimolo, consigliandoli di fare delle prove sul vasino ad intervalli di tempo prestabiliti.

Se la stagione lo permette, quando rientrate a casa, lasciate che vostro figlio possa girare vestito solo con gli indumenti di sopra, mettendo a disposizione il vasino nei pressi dell’area in cui sta giocando. In caso di bisogno sarà più propenso ad utilizzarlo, non avendo la “sicurezza” del pannolino.

Per concludere, è molto importante non intraprendere lo spannolinamento in concomitanza con altri eventi fondamentali della crescita del bambino, come l’inserimento all’asilo, la nascita di un fratellino o sorellina, o l’inizio di una attività per lui inedita.

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